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Luigi Lanzi, l’arte di essere treiesi

Presentazione del libro “La riflessione sulla museologia dell’età di Luigi Lanzi ad oggi”

Treia, Teatro Comunale, 16 marzo 2012

Macerata, Sala Giovannetti c/o Provincia di Macerata, 16 marzo 2012

 

Si è conclusa con una ricca partecipazione di pubblico la giornata dedicata alla celebrazione dell’illustre cittadino treiese Luigi Lanzi, il quale, nato nel 1732 nell’allora Montecchio nella suggestiva via che oggi porta il suo nome, oggi è considerato patrimonio dell’umanità.

Lo scorso 16 marzo l’Accademia Georgica e la Città di Treia in collaborazione con i locali Istituto Comprensivo “Egisto Paladini” e Archeo “Luigi Lanzi”, e con il patrocinio della Provincia di Macerata, hanno organizzato delle interessanti manifestazioni di carattere culturale inquadrate nel celebrazioni per il bicentenario della morte avvenuta nel 1810.

 

La prima parte delle attività, svoltesi nella mattinanata presso il Teatro Comunale della città treiese, ha visto la partecipazione del prof. Claudio Di Benedetto – direttore della biblioteca degli Uffizi di Firenze – che ha interagito con gli studenti delle classi medie dell’Istituto, i quali hanno dato voce a Luigi Lanzi presentando i lavori multimediali elaborati per l’occasione delle celebrazioni lanziane sotto il coordinamento della prof.ssa Maria Petrella, insegnante dell’istituto, e del prof. David Frapiccini, docente dell'Università La Sapienza di Roma.

L’intervento di Di Benedetto ha riguardato la modernità dell’opera del Lanzi ed ha ripercorso alcune tappe fondamentali della vita dell’abate in terra fiorentina dove fu nominato antiquario degli Uffizi grazie alle sue capacità, per l’erudizione e il talento: furono gli anni in cui espresse di più la sua modernità.

Al termine il direttore della prestigiosa biblioteca fiorentina ha colto l’occasione per esprimere parole di ammirazione per un’altra grande treiese: Dolores Prato, la scrittrice che ha espresso l’anima delle colline e dei colori del luogo come nessun’altro avrebbe potuto meglio fare. Anche il prof. Carlo Pongetti, presidente dell’Accademia Georgica, per il futuro ha lanciato l’idea di riscoprire i luoghi e le suggestioni della città attraverso gli occhi di Dolores Prato: un’altra delle attività sulle quali lavorare unendo scrittura, arte, sviluppo della città, caratteri urbani, nonché caratteri e stratificazioni sociali.

Sulla stessa linea d’onda anche la dirigente scolastica dell’istituto, prof.ssa Laura Vecchioli, e il Sindaco di Treia, Luigi Santalucia, che ha espresso lo strategico valore delle tradizioni e dei grandi volti treiesi del passato in momenti di difficoltà economica come questo: “sono tesori che nessuna crisi potrà toglierci”.

 

Nel pomeriggio a Macerata, presso la sala Giovannetti della Provincia di Macerata, si è tenuta la presentazione del libro “La riflessione sulla museologia dell’età di Luigi Lanzi ad oggi”, realizzato a cura dello stesso prof. Di Benedetto. Il testo rappresenta il 3° anello della collana di un ambizioso progetto, non solo editoriale, realizzato attraverso il comitato “Luigi Lanzi 2010”, nato dalla base di associazioni culturali della città treiese, dal rapporto tra i Comuni di Corridonia e Treia, e dal contributo di parte del mondo accademico maceratese.

Ad aprire la cerimonia è stato l’assessore provinciale alla cultura Massimiliano Sport Bianchini che ha sottolineato, oltre alla notevole produzione culturale che c’è nella città di Treia, l’importanza di strutturare i sistemi museali inserendoli in percorsi che valorizzano la specificità del territorio. A seguire la dott.ssa Costanza Costanzi, dirigente del settore musei e attività espositive della città di Ancona, ha affrontato il tema della museologia attraverso gli sviluppi del collezionismo marchigiano fino ad oggi.

Il testo fornisce nuove luci sugli esordi di Lanzi “reale antiquario” degli Uffizi, ossia catalogatore e allestitore di opere destinate alla conservazione, allo studio e alla fruizione, investigando anche l’attualità e la continuità di tale impegno. La scrupolosa analisi affronta anche la realtà museale contemporanea illustrando cosa voglia dire oggi farsi carico a nome della collettività del “luogo in cui una comunità viene a conoscere se stessa, ad interpretarsi attraverso i prodotti residui dell’antichità e le fughe in avanti della contemporaneità”.

 

 

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I video dell'evento

L'evento della mattinata presso il Teatro Comunale di Treia

 

L'evento del pomeriggio presso la sala Giovannetti della Provincia di Macerata

 

 

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