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Attività Editoriale >>> Il Tempio Peregrino

 

Il tempio peregrino: poema sacroeroico in venti canti / Giulio Acquaticci

Introduzione, apparato critico e testo a cura di Dino S. Cervigni

Roma, Aracne, 2010

513 p. - 24 cm

 

L’Accademia Georgica di Treia ha patrocinato la realizzazione dell’edizione critica de “Il Tempio Peregrino” di Giulio Acquaticci, letteraro treiese del Seicento, curata dal concittadino prof. Dino S. Cervigni docente di Lingue Romanze e Letteratura Comparata presso la University of North Carolina di Chapel Hill (USA).

 

Il Prof. Cervigni ha curato l’edizione critica (presso la casa editrice Aracne di Roma) di questo poema epico del Diciassettesimo secolo, composto di 15.000 versi, sulla pia leggenda della translatio della Santa Casa da Nazaret a Loreto.

Stampato a Macerata nel 1685, il poema è modellato sulla tradizione epica in voga tra la fine del Cinquecento e durante il Seicento. Poesia religiosa motivata dalla fede nella translatio della casa di Nazaret dalla Terra Santa a Loreto, oratoria sacra degna della più illustre tradizione letteraria, Il Tempio Peregrino, Poema Sacro-Eroico, merita di essere annoverato fra i maggiori capolavori epici, religiosi e sacri della letteratura italiana.

“Il Tempio Peregrino si sviluppa come celebrazione della storia, del suolo e del popolo italiano, in particolare del Piceno e in specialissimo modo della Marca maceratese ed anconetana – sostiene il prof. Cervigni – inoltre, in quanto opera poetica scritta, si offre esso stesso quale locus dove il lettore può rivisitare i luoghi sacri tramite la lettura: i luoghi sacri della Palestina, quindi, visitati nel poema da diversi pellegrini e descritti ampiamente dall’Acquaticci, ma anche i luoghi del Piceno resi sacri dalla presenza della casa di Nazaret, anche questi descritti dal poeta, come anche tanti altri luoghi di tutta l’Italia in cui si svolgono le vicende del poema”.

“La Santa Casa di Nazaret diventa la Santa Casa di Loreto, e il tempio peregrino diventa il locus dove il lettore può rivisitare l’una e l’altra – continua Cervigni – epopea storica, sacra e cristiana, Il Tempio Peregrino è un capolavoro della civiltà letteraria italiana che merita di uscire una volta per sempre dall’oblio di più di tre secoli e di riapparire in veste degna dei suoi grandi meriti estetici e sacri”.

 

Dino S. Cervigni è ordinario di Lingue e Letterature Romanze e Letteratura Comparata presso l’Università del North Carolina a Chapel Hill negli USA, dove risiede da più di quaranta anni. I suoi principali interessi si concentrano sul Medioevo e Rinascimento. Ha scritto sul genere autobiografico (The Vita of Benvenuto Cellini: Literary Tradition and genre, Ravenna: Longo, 1979), su Dante (Dante’s Poetry of Dreams, Firenze: Olschki, 1986; edizione bilingue della Vita nuova, Notre Dame: Università di Notre Dame Press, 1995), su Petrarca e Boccaccio. Fondatore e redattore della rivista monografica Annali d’Italianistica e di una serie monografica (Studi e Testi), ha curato oltre 37 volumi su tutti i settori della cultura letteraria in Italia.

 

 

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